AContinuando a concentrarsi su ciò che avrebbe servito al meglio gli interessi dei comuni investitori, Adams giocò un ruolo di primaria importanza nel perfezionare le posizioni dell’azienda, costruendo un portafoglio diversificato di azioni che rappresentavano “un investimento composito nell’industria statunitense”.9, 10 Sapendo che la trasparenza era essenziale anche per conquistare la fiducia degli azionisti, Adams sostenne l’idea allora rivoluzionaria che il MIT avrebbe dovuto pubblicare rapporti di investimento trasparenti che rivelassero le posizioni del fondo e altri dettagli sulle operazioni della società, informazioni che nessun altro gestore di fatto era disposto a condividere con gli investitori.11
Adams e gli altri amministratori fiduciari diedero priorità alla diversificazione, alla liquidità, a una gestione prudente del portafoglio e alla trasparenza, tutti elementi che si rivelarono essenziali nell’aiutare MFS a superare il Crollo di Wall Street del 1929 e la conseguente Grande Depressione.12 Nel corso degli anni ‘30, mentre la fiducia del pubblico nei mercati crollava, quella in MFS crebbe di anno in anno, in quanto l’azienda era uno dei pochi rifugi sicuri su cui gli investitori potevano contare per risanare la propria posizione finanziaria durante una crisi economica.13
Nel 1952, quando Adams andò in pensione,14 il MIT aveva consolidato la sua posizione di fondo comune d’investimento aperto più grande del mondo, in gran parte grazie all’esperienza, alla passione e alla dedizione di Adams al successo finanziario delle persone comuni. Come ha scritto Bill Griffeth, conduttore della CNBC e studioso dei mercati finanziari, nel suo libro The Mutual Fund Masters, Adams fu “probabilmente il padre del fondo comune moderno”15 proprio in virtù dell’influenza esercitata sullo sviluppo del MIT.”
Si noti che alcuni dei fondi menzionati in questo materiale potrebbero non essere disponibili per la vendita nel vostro paese.
Note
1Grow, N. (1977).
The “Boston-type open-end fund”: Development of a national financial institution 1924–1940. Harvard University. (Tesi di dottorato o di laurea non pubblicata). Pag. 94; e Silberman, H. (1974).
50 Years of Trust: Massachusetts Investors Trust, 1924-1974. Massachusetts Financial Services, Inc. Pagg. 3-4.
2 Wilson, J. (1949)
A Story of Progress: On the Twenty-Fifth Anniversary of Massachusetts Investors Trust. Massachusetts Investors Trust.
3 Robinson, D. (1954).
Massachusetts Investors Trust: Pioneer in Open-End Investment Trusts. The Newcomen Society in North America. Pag. 12.
4 MFS Turns 75. (1999)
MFS Perspective. Vol 5, No. 1.7. Pag. 14; Wilson, pag. 10; Silberman, pag. 2.
5 Rottersman, M. e Zweig, J. (1994).
An Early History of Mutual Funds. Friends of Financial History. Museum of American Financial History. Vol. 51. Pag. 15.
6 Griffeth, B. (1995).
The Mutual Fund Masters. Probus Publishing; e Silberman, pag. 3.
7 Silberman, pag. 10.
8 Hall, B. e Lim, J. (2004). Massachusetts Financial Services. Harvard Business School Case Study 9-902-132.
9 Griffeth, pagg. 1–2.
10 Wilson, pag. 16.
11 Wilson, pagg. 15–16.
12 Willis, C. (Febbraio 1999). Present at the Creation.
MF Magazine.
13 WALL STREET: The Prudent Man. (1959)
Time Magazine.
http://content.time.com/time/subscriber/article/0,33009,811169-1,00.html
14 Grow, pag. 58.
15 Griffeth, pag. 11.