6 novembre 2024
Trump e i Repubblicani sembrano avviati verso una vittoria schiacciante
MFS discute l'esito delle elezioni statunitensi e il loro probabile impatto sul mercato.
Michael Dembro
Lead Strategist, Strategy and Insights Group
Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group
Donald Trump tornerà alla Casa Bianca con un Senato repubblicano e, se le attuali tendenze saranno confermate, con una maggioranza alla Camera dei Rappresentanti. Trump è il primo Presidente eletto per due mandati non consecutivi dal 1892.
TASSE
Con una vittoria schiacciante dei Repubblicani diventa molto più probabile che la maggior parte delle disposizioni del Tax Cuts and Jobs Act del 2017, se non tutte, vengano prorogate prima della scadenza prevista alla fine del 2025. Inoltre, durante la campagna elettorale, Trump si è detto favorevole ad abolire la tassazione dei contributi previdenziali, delle mance e degli straordinari. Il tycoon ha proposto di ridurre l'aliquota dell'imposta sul reddito delle società dal 21% al 15% per i produttori nazionali.
SCAMBI COMMERCIALI
I presidenti degli Stati Uniti godono di grande discrezionalità nella formulazione delle politiche commerciali. Dal palco Trump ha auspicato l'introduzione di dazi reciproci sulle importazioni negli Stati Uniti in misura pari ai dazi prelevati da altri paesi sulle merci di provenienza statunitense. Nello specifico, ha proposto un dazio universale minimo compreso tra il 10% e il 20% su tutte le importazioni negli Stati Uniti e un prelievo del 60% su quelle provenienti dalla Cina. Inoltre, si è detto favorevole all'applicazione di dazi anche su determinate importazioni di auto dal Messico.
ENERGIA
Trump è un convinto sostenitore della necessità di espandere la produzione interna di energia negli Stati Uniti e ha promesso di eliminare gli ostacoli alla produzione e alla distribuzione di petrolio e gas e di promuovere la costruzione di centrali elettriche. È molto meno propenso dell'amministrazione uscente a sovvenzionare la transizione verso le energie pulite.
LAVORO/IMMIGRAZIONE
Trump mira a riportare negli Stati Uniti posti di lavoro del comparto manifatturiero, anche mediante l'introduzione di dazi sulle importazioni. Ha promesso inoltre di escludere dagli appalti pubblici le imprese che esternalizzano lavoro in altri paesi. È sua intenzione anche ridurre l'immigrazione e deportare gli immigrati irregolari. Molti ritengono che le deportazioni di massa avrebbero effetti inflazionistici, in quanto ridurrebbero l'offerta di lavoro, ma queste misure graverebbero anche sulla crescita economica, smorzando potenzialmente la spinta inflazionistica.
RENDIMENTI DEI TREASURY USA
Il probabile policy mix di una seconda amministrazione Trump, come descritto sopra, avrebbe secondo molti l'effetto di intensificare una politica fiscale già espansiva, provocando un modesto aumento dei rendimenti dei Treasury USA, specialmente sul tratto a lunga della curva, anche se le aggressive restrizioni commerciali potrebbero in definitiva pesare sulla crescita economica, limitando i rialzi dei tassi. Tuttavia, data la già precaria situazione dei conti pubblici degli Stati Uniti, sussiste a nostro avviso il rischio crescente che gli investitori esigano una maggiore remunerazione attraverso un aumento dei premi a termine sui Treasury USA, viste le incertezze associate alle politiche non ortodosse di Trump.
AZIONI
La prospettiva di una riduzione delle aliquote fiscali applicabili alle imprese, di un alleggerimento della regolamentazione e di altre politiche favorevoli alla crescita è generalmente considerata un fattore di sostegno per le azioni statunitensi. I mercati azionari di altri paesi potrebbero subire i contraccolpi delle crescenti tensioni commerciali; i listini europei ed emergenti sono considerati i più vulnerabili in tal senso. Dato il loro orientamento al mercato interno e la loro sensibilità alle aliquote fiscali, le small cap statunitensi sono considerate possibili beneficiarie di un'amministrazione Trump. Anche i titoli legati ai combustibili fossili e quelli finanziari (grazie alla probabile deregulation) sono destinati a trarre vantaggio dalla vittoria del tycoon. All'opposto, i titoli dell'energia pulita potrebbero trovarsi alle prese con un contesto più difficile.
VALUTE
L'atteso policy mix di una seconda amministrazione Trump ha dato impulso al dollaro USA in previsione di una vittoria del tycoon. Il biglietto verde potrebbe continuare a guadagnare terreno nel medio periodo perché, storicamente, la valuta di un paese che impone dazi tende ad apprezzarsi rispetto a quelle dei paesi che li subiscono. Alcuni dei cambi da tenere d'occhio sono le coppie EUR/USD, USD/CNY e USD/MXN, visto che Europa, Cina e Messico sono nel mirino dei dazi di Trump. Anche l'oro ha beneficiato del "Trump trade" poiché alcuni investitori ricercano beni rifugio diversi dal dollaro in un contesto geopolitico turbolento. Gli investitori in criptovalute, in particolare, si aspettano un quadro normativo più favorevole sotto Trump.
I risultati delle elezioni possono avere profonde implicazioni politiche, economiche e sociali. Fortunatamente, l'equilibrio dei poteri non risiede unicamente nelle mani di una singola persona o di un partito, bensì in un sistema di responsabilità diffuse fatto di controlli e contrappesi. Le spinte e controspinte dell'agone politico hanno creato un contesto in cui l'economia e il mercato azionario degli Stati Uniti sono diventati i più grandi del mondo. Negli anni di elezioni e in altre fasi di cambiamento, è importante che gli investitori non si lascino portare fuori rotta dal flusso di notizie. Mantenere un approccio disciplinato agli investimenti, un orizzonte di lungo termine e un piano sensato di ribilanciamento resta una valida scelta in questo anno elettorale così come in altri.
Le opinioni espresse nel presente documento sono quelle di MFS Strategy and Insights Group, un'entità interna alla divisione distribuzione di MFS, e possono differire da quelle dei gestori di portafoglio e degli analisti di ricerca di MFS. Queste opinioni sono soggette a variazioni in qualsiasi momento e non vanno considerate alla stregua di una consulenza di investimento fornita dal Consulente, di una raccomandazione di titoli o di un'indicazione delle intenzioni di trading per conto di MFS.
La diversifi cazione non garantisce un guadagno né una protezione dalle perdite. I rendimenti passati non sono una garanzia dei risultati futuri.