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Dal 2 aprile si parte coi dazi sulle auto

Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.

Nei mercati odierni in rapido cambiamento, l’utilità delle nostre analisi può fare la differenza.

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AUTORE

Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group

Settimana al 28 marzo 2025

A mezzogiorno di venerdì i mercati azionari globali risultano al ribasso nella settimana: gli investitori sono in attesa di conoscere, mercoledì prossimo, i dettagli sui dazi reciproci imposti dagli Stati Uniti. I mercati si sono consolidati a inizio settimana nella speranza che gli imminenti dazi fossero inferiori alle attese. Il rally si è però fermato quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato i dazi sulle auto che saranno applicati dalla prossima settimana. Il rendimento dei Treasury decennali è salito dal 4,21% di una settimana fa al 4,27%, mentre il prezzo del greggio WTI è aumentato di 1,50 dollari attestandosi a 69,20 dollari al barile. La volatilità misurata dai contratti future dell’indice CBOE Volatility (VIX) è salita da 19,2 della scorsa settimana a 20,0. 

NOTIZIE MACROECONOMICHE

Trump conferma i dazi del 25% sulle importazioni di auto negli Stati Uniti

Mercoledì il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di veicoli leggeri, anche per le auto assemblate in Messico e Canada, a partire dal 3 aprile. Non oltre il 3 maggio saranno applicati anche i dazi sulle componenti principali. Secondo la Casa Bianca, ci sarà qualche esclusione temporanea per le parti prodotte negli Stati Uniti e assemblate in Messico e Canada. Trump ha definito i dazi come permanenti, con l’obiettivo di riavviare il processo di reindustrializzazione degli Stati Uniti. I dazi graveranno verosimilmente sulla catena di distribuzione dei tre principali produttori di automobili statunitensi, ma anche sulla redditività dell’intero settore. Sebbene si preveda che i produttori di automobili siano in grado di assorbire parte dei dazi, i prezzi probabilmente saliranno, anche nel caso delle auto usate. Trump avrebbe chiesto ai produttori di auto statunitensi di non alzare i prezzi per via dei dazi. L’amministrazione presenterà i dazi reciproci nei confronti degli altri Paesi il 2 aprile, tuttavia mercoledì Trump ha annunciato che saranno “clementi”. Il Presidente ha aggiunto che gli Stati Uniti imporranno dazi del 25% sulle esportazioni dai Paesi che acquistano petrolio e gas naturale dal Venezuela.

Incertezza sul cessate il fuoco in Ucraina

Martedì i negoziatori di Stati Uniti e Russia hanno concordato che Russia e Ucraina cesseranno gli attacchi sulle infrastrutture energetiche. Gli Stati Uniti hanno annunciato inoltre di aver raggiunto un accordo con la Russia e l’Ucraina per la cessazione dei combattimenti al fine di garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Nero. A seguito degli annunci da parte degli Stati Uniti, le due parti hanno rilasciato dichiarazioni contrastanti sulle tempistiche e sui dettagli di entrambi gli accordi. La Russia ha detto di aver accettato il cessate il fuoco solamente nel caso in cui vengano eliminate le sanzioni sul settore agricolo russo e su una delle principali banche del Paese. Il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, dopo il summit dei leader europei a Parigi di giovedì, ha dichiarato che ci sono molte domande e poche risposte sul possibile invio delle truppe europee in Ucraina nell’ambito dell’accordo per portare a termine la guerra con la Russia.

Moody’s in allarme per il debito USA

A causa dei dazi commerciali, per gli Stati Uniti potrebbe diventare difficile affrontare il debito in aumento e il rialzo dei tassi di interesse. Lo ha dichiarato l’agenzia di rating di credito Moody’s questa settimana. “La solidità fiscale del Paese è in peggioramento da anni” e “si è già deteriorata” da quando l’agenzia ha attribuito prospettive negative al rating di credito Aaa del Paese nel novembre 2023. Moody’s ha sottolineato la straordinaria forza economica degli Stati Uniti e il ruolo del dollaro e del mercato dei titoli del Tesoro nell’ambito del sistema finanziario globale, tuttavia gli analisti hanno avvertito che i dazi e i tagli fiscali previsti potrebbero fare più male che bene alle casse del governo americano.

IN BREVE

Nonostante la grande incertezza economica, a marzo gli indici PMI hanno guadagnato terreno secondo S&P Global. 

L’indice PCE core dei prezzi per la spesa per i consumi personali, l’indicatore preferito dalla Federal Reserve, a febbraio è salito dello 0,4% su base mensile, oltre le aspettative del mercato. Anche la spesa personale è risultata inferiore al previsto, con un aumento dello 0,4% dal mese precedente.

Mercoledì Trump ha dichiarato che sta valutando una riduzione dei dazi nei confronti della Cina in cambio di un accordo sulla gestione di TikTok.

Bloomberg ha riferito venerdì che la Commissione Europea sta lavorando alle condizioni di un possibile accordo con gli Stati Uniti che stabilirebbe le aree in cui aprire i negoziati sulle misure commerciali punitive, tra l’altro la riduzione dei dazi UE, gli investimenti reciproci con gli Stati Uniti e l’allentamento di norme e standard.

In vista dell’imposizione dei dazi reciproci da parte degli Stati Uniti il 2 aprile, l’India ha ridotto i dazi su una serie di merci per eludere la tassazione. Nel 2023 i dazi in India erano mediamente del 17% rispetto al 3,3% negli Stati Uniti.

Il Pil degli Stati Uniti nel 4° trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2,3% al 2,4% annuo, mentre i consumi personali sono stati rivisti al ribasso dal 4,2% a un tasso annuale del 4%. Gli utili aziendali negli Stati Uniti sono aumentati di 204,7 miliardi di dollari nel 4° trimestre, in controtendenza rispetto al calo di 15 miliardi di dollari nel 3° trimestre.

Sulla scorta della maggiore incertezza economica, il Governatore della Bank of England Andrew Bailey ha dichiarato che i consumi nel Regno Unito non stanno aumentando, nonostante l’incremento del reddito reale. Inoltre, le imprese stanno rinviando gli investimenti. Ha poi aggiunto che la Gran Bretagna deve aumentare il proprio potenziale di crescita.

Giovedì Elon Musk ha dichiarato di voler ridurre la spesa pubblica degli Stati Uniti di mille miliardi di dollari entro fine maggio.

L’indice dei prezzi delle abitazioni nazionale Case-Shiller a gennaio è salito del 4,1% rispetto all’anno precedente. Le vendite di nuove abitazioni a febbraio sono aumentate dell’1,8% rispetto al mese precedente, mentre le vendite in corso sono aumentate del 2%.

Stephen Miran, a capo del Consiglio di consulenti economici della Casa Bianca, questa settimana ha dichiarato che Trump non si sta concentrando sull’accordo valutario di Mar-a-Lago, ma su dazi reciproci ed equi. Miran ha sottolineato che negli Stati Uniti è in corso un passaggio dal modello di crescita fondato sulla spesa pubblica a un modello trainato dal settore privato.

L’ottimismo delle imprese tedesche è salito al livello massimo da giugno 2024 poiché il Cancelliere in pectore Friedrich Merz sarebbe pronto a spendere centinaia di miliardi di euro per modernizzare l’economia. L’indice delle aspettative IFO è salito a 87,7 a marzo da 85,6 di febbraio.

Nel bilancio pre-elettorale, il governo dell’Australia ha annunciato tagli fiscali imprevisti e un’estensione degli incentivi energetici. Venerdì il Primo Ministro Anthony Albanese ha indetto le elezioni nazionali per il 3 maggio.

Secondo il Conference Board, a marzo la fiducia dei consumatori è scesa ai minimi da inizio 2021. L’indice è sceso da 98,3 a febbraio a 92,9.

Secondo le stime del Congressional Budget Office, se il tetto del debito restasse invariato, la capacità del governo di prendere denaro in prestito attraverso “misure straordinarie” si esaurirebbe probabilmente ad agosto o settembre. Il leader della maggioranza al Senato, John Thune, questa settimana ha dichiarato che spera di inserire l’innalzamento del tetto del debito nella prossima legge sulla riconciliazione del bilancio.

Gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,9% a febbraio, mentre gli ordini esclusi difesa e velivoli sono scesi dello 0,3%.

A febbraio l’indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito è salito del 2,8% rispetto all'anno precedente, meno del 3% previsto. L’inflazione core è salita del 3,5%, in calo dal 3,7% del mese precedente.

Secondo il Financial Times, Pechino ha introdotto le norme di efficienza energetica per i chip avanzati che impedirebbero alle società cinesi di importare i chip Nvidia che sono esportabili in Cina.

Secondo il verbale del recente incontro della banca centrale canadese, il comitato di politica monetaria avrebbe lasciato i tassi invariati se non fosse per l’incertezza economica che circonda i dazi imposti dagli Stati Uniti.  

LA PROSSIMA SETTIMANA

Lunedì: Pil del 4° trimestre in Germania.

Martedì: PMI manifatturieri globali, indice dei prezzi al consumo preliminare di marzo e tasso di disoccupazione nell’Eurozona, sondaggio JOLTS sul turnover dei lavoratori e sui nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti.

Mercoledì: l’amministrazione Trump pubblica i dettagli sui dazi reciproci.

Giovedì: PMI dei servizi e composite globali.

Venerdì: rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti.

 

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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research, CNBC.com.

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