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14 febbraio 2025
Indici azionari negli Stati Uniti e in Europa vicino a livelli record
Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.
Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group
Settimana al 14 febbraio 2025
I mercati azionari globali hanno guadagnato ancora nella settimana dopo l’annuncio del piano di dazi reciproci da parte degli Stati Uniti, dato che l’imposizione dei dazi non avverrà per almeno diversi mesi. Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso leggermente al 4,47% rispetto alla settimana scorsa, per poi risalire al 4,65% nella giornata di mercoledì dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione ancora alta negli Stati Uniti. Il prezzo del greggio WTI è sostanzialmente invariato a 71,50 dollari al barile. La volatilità, misurata dai future nell’indice CBOE Volatility (VIX), è rimasta pressoché stabile a 16,1.
Prezzi al consumo in forte aumento negli Stati Uniti a gennaio
L’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti a gennaio è salito dello 0,5%, mentre i prezzi core sono saliti dello 0,4%. Su base annua, l’indice CPI è aumentato del 3% rispetto al 2,9% del mese precedente. Se escludiamo alimentari ed energia, i prezzi sono saliti del 3,3%, dal 3,1% di dicembre. Il fattore più preoccupante è l’aumento dell’inflazione dei servizi core esclusa l’abitazione che il mese scorso è salita dello 0,76%, il livello più alto in un anno. Secondo alcuni, incendi e uragani hanno contribuito al forte rialzo dei prezzi di gennaio. Altri invece puntano il dito sugli aumenti dei prezzi di inizio anno da parte delle aziende. I prezzi degli immobili invece rallentano. L’indice dei prezzi alla produzione era ancora alto giovedì, ma le componenti dell’indice dei consumi personali preferito dalla Fed delineano un quadro più favorevole in vista della pubblicazione dei dati a fine mese. I rendimenti obbligazionari sono scesi parecchio mercoledì per poi invertire la tendenza giovedì.
Trump annuncia un piano di dazi reciproci
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump giovedì ha incaricato il Rappresentante del Commercio e il Dipartimento del Commercio di studiare un piano che porti all’imposizione, Paese per Paese, degli stessi dazi doganali o imposte applicati dai partner commerciali agli Stati Uniti, tra cui l’imposta sul valore aggiunto e sussidi industriali. Lo studio dovrebbe essere completato entro il 1° aprile, poi inizierà l’imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti. Trump ha annunciato che in un secondo momento imporrà dazi più alti di quelli reciproci su auto, semiconduttori e prodotti farmaceutici. I mercati non sembrano preoccupati e vedono il ritardo nell’applicazione dei dazi come l’opportunità di negoziare con i partner commerciali. Il piano dovrebbe evitare l’imposizione di dazi generalizzati che Trump aveva promesso in campagna elettorale.
Crescono le speranze di un trattato di pace in Ucraina dopo i colloqui tra Trump e Putin
Trump mercoledì ha parlato con il Presidente russo Vladimir Putin e ha concordato di avviare immediatamente colloqui di pace sull’Ucraina. Trump ha minimizzato le probabilità che l’Ucraina recuperi tutti i suoi territori o entri nella NATO, suscitando l’ira degli ufficiali ucraini che lo hanno accusato di aver fatto concessioni prima dell’avvio di negoziati formali. L’Ucraina ha chiesto una garanzia di sicurezza agli Stati Uniti nel timore che l’Europa non sia in grado di offrirla da sola, ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Guardian. Questa settimana Trump ha inviato il Segretario del Tesoro Scott Bessent a Kyiv per presentare a Zelensky un piano per fornire aiuti militari all’Ucraina in cambio dell’accesso ai minerali di terre rare del Paese. Secondo le stime di Goldman Sachs, un cessate il fuoco parziale in Ucraina farebbe salire il Pil dell’Eurozona dello 0,2% circa, mentre un cessate il fuoco totale farebbe salire la crescita dello 0,5%. L’analisi presuppone la parziale ripresa dei flussi di gas naturale dalla Russia verso l’Europa che farebbe scendere i costi dell’energia.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti a gennaio sono scese inaspettatamente dello 0,9%. Le vendite core sono scese dello 0,8%, in controtendenza rispetto all’aumento di dicembre. La produzione industriale negli Stati Uniti a gennaio è aumentata dello 0,5% rispetto alla previsione di un incremento dello 0,3%.
La Federal Reserve Bank di New York giovedì ha riferito che le insolvenze sul debito al consumo negli Stati Uniti nel quarto trimestre sono salite al 3,6%, il livello massimo dal 2020. Il debito complessivo delle famiglie è salito alla cifra record di 18 mila miliardi di dollari. Sebbene le insolvenze siano in aumento, restano basse rispetto ai livelli storici, assai inferiori alla media pre-pandemia del 5% circa.
Circa 75.000 dipendenti del governo degli Stati Uniti hanno accettato l’offerta di buyout dell’amministrazione Trump.
Il Primo Ministro francese François Bayrou questa settimana è sopravvissuto a un’altra mozione di sfiducia sulla finanziaria 2025.
Il Governatore della Bank of England, Andrew Bailey, questa settimana ha avvertito che non sono stati considerati pienamente i rischi per la stabilità finanziaria dovuti ai fondi speculativi multi-manager. Bailey ha aggiunto che la riduzione del rischio di tali fondi potrebbe amplificare le oscillazioni del mercato.
Domenica sera, Trump ha annunciato di aver dato ordine al Tesoro di sospendere il conio dei penny, dato che la produzione di una moneta costa 3,69 centesimi. Potrebbe poi succedere anche alle monete da 5 centesimi il cui conio costa ancora di più, 13,8 centesimi a moneta.
Nonostante l’aumento dell’inflazione di questa settimana, il Presidente della Fed Jerome Powell ha avvertito che si rischia di dare un peso eccessivo a uno o due dati negativi. Secondo Powell, l’economia sottostante è assai robusta, tuttavia le prospettive sono incerte. Le aspettative inflazionistiche a lungo termine sembrano ben ancorate, ha aggiunto, confermando che il quadro politico è in grado di affrontare rischi e incertezze.
Il Governatore della banca centrale giapponese, Kazuo Ueda, mercoledì ha avvertito che i rischi inflazionistici sono al rialzo per gli aumenti dei prezzi degli alimentari. Pertanto la normalizzazione della politica monetaria dovrebbe continuare.
Il Presidente della Bundesbank Joachim Nagel questa settimana ha dichiarato di aspettarsi che l’inflazione raggiunta il target del 2% della Banca Centrale Europea entro la metà dell’anno.
Secondo il verbale dell’incontro della banca centrale canadese per la definizione dei tassi del 29 gennaio, il calo di fiducia dovuto alla minaccia dei dazi giustificherebbe i tagli ai tassi.
Il Primo Ministro indiano Narendra Modi giovedì ha incontrato Trump alla Casa Bianca e ha concordato l’avvio di negoziati commerciali. L’India ha sempre avuto barriere commerciali elevate.
Il comitato per il bilancio della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un’importante risoluzione di bilancio che riguarda tagli fiscali, sicurezza ai confini, spesa per la difesa e politica energetica. Qualora venisse adottata, la risoluzione aprirebbe la strada a una legge più ampia per la riconciliazione del bilancio che, tra le altre misure, prorogherebbe la legge sul lavoro e sui tagli fiscali del 2017. Il Senato finora ha adottato un approccio in due fasi, anziché l’idea di una “bella grande legge” promossa da Trump.
Circa il 77% dei costituenti dell’indice S&P 500 ha pubblicato i risultati del 4° trimestre 2024. Secondo FactSet, gli utili per azione (che abbinano i dati già pubblicati e le stime per le imprese che non li hanno ancora resi noti) sono saliti del 16,8% circa rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Le vendite complessive sono salite del 5,25% rispetto all’anno precedente.
Lunedì: mercati chiusi negli Stati Uniti per il Presidents’ Day, produzione industriale in Giappone.
Martedì: incontro per la definizione dei tassi della Reserve Bank in Australia, disoccupazione nel Regno Unito, indice dei prezzi al consumo in Canada.
Mercoledì: indice dei prezzi al consumo nel Regno Unito, nuove costruzioni e permessi di costruzione negli Stati Uniti, verbale dell’FOMC.
Giovedì: disoccupazione in Australia.
Venerdì: indici PMI flash globali, vendite al dettaglio nel Regno Unito, vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti.
Restare concentrati sull’obiettivo e diversificare
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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research, CNBC.com.