
21 febbraio 2025
Azioni ancora intorno ai livelli massimi, nonostante la volatilità politica
Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.
Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group
Settimana al 21 febbraio 2025
A mezzogiorno di venerdì i mercati azionari globali hanno sfiorato i livelli record. Il rendimento dei Treasury decennali è pressoché invariato rispetto a una settimana fa al 4,46% e il prezzo del greggio WTI è praticamente stabile a 71,50 dollari al barile. La volatilità misurata dai contratti future del CBOE Volatility Index (VIX) è salita da 16,1 della scorsa settimana a 17,1.
Stati Uniti e Russia avviano le trattative sull’Ucraina
Mentre crescono i timori in Europa per l’allontanamento degli Stati Uniti dall’alleanza atlantica, un team di inviati guidati dal Segretario di Stato americano Marco Rubio ha incontrato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e un collaboratore del Presidente Vladimir Putin in Arabia Saudita. Hanno concordato di costituire dei gruppi di lavoro per iniziare a ricucire i rapporti tra Stati Uniti e Russia, mettere fine all’isolamento della Russia sul palcoscenico mondiale e avviare trattative di alto profilo per porre fine al conflitto in Ucraina. Né l’Ucraina né l’Unione Europea hanno partecipato alle discussioni: Rubio e il Consulente per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Mike Waltz hanno dichiarato che verranno coinvolte in un secondo momento. Martedì abbiamo assistito a un’escalation della tensione quando il Presidente Donald Trump sembrava prendere le parti del leader russo anziché del Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. I leader europei si sono incontrati questa settimana per discutere del sostegno all’Ucraina e del rafforzamento della difesa. Il Presidente francese Emmanuel Macron e il Primo Ministro britannico Keir Starmer si recheranno a Washington la prossima settimana per incontrare il Presidente Trump.
Incontro tra il commissario europeo per il commercio e le controparti americane
Mercoledì il commissario per il commercio dell’Unione Europea Maroš Šefčovič ha avuto un incontro di quattro ore a Washington con il Segretario del Commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick, il Rappresentante del Commercio Jamieson Greer e il Direttore del Consiglio economico nazionale Kevin Hassett. Secondo Šefčovič, per evitare i dazi imposti unilateralmente dagli Stati Uniti, in particolare nel settore automobilistico, e le contromisure UE, l’Europa sarebbe interessata ad acquistare più gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti. Šefčovič ha inoltre sottolineato che, mentre l’UE ha un ampio avanzo commerciale nelle merci con gli Stati Uniti, gli Stati Uniti hanno un consistente avanzo con l’Europa nei servizi, il che risulta in un divario annuale di circa 50 miliardi di dollari, ovvero circa il 3% degli scambi complessivi. Si è detto ottimista che il divario netto si possa colmare rapidamente e che si possa giungere a un compromesso.
Verbale della Fed: l’inflazione deve rallentare per procedere coi tagli
Dal verbale dell’incontro di gennaio del Federal Open Market Committee emerge il rischio di una risalita dell’inflazione. Prima di riprendere coi tagli ai tassi è necessario dunque fare progressi su questo fronte. Le politiche commerciali e dell’immigrazione potrebbero ostacolare tali progressi. Per via dell’incertezza occorre essere prudenti, si legge nel verbale, per quanto i policymaker si aspettano che l’inflazione col tempo si avvicini al 2%, anche se in modo irregolare. La Federal Reserve sta valutando di sospendere o rallentare la stretta quantitativa finché la questione del tetto del debito negli Stati Uniti non sarà risolta.
Dagli indici PMI preliminari di febbraio si evince un deterioramento dell’attività dei servizi negli Stati Uniti e nell’Eurozona.
Trump ha dichiarato che potrebbe imporre dazi del 25% sulle importazioni di auto, farmaci, semiconduttori e legname già a partire dal 2 aprile.
La fiducia degli investitori in Germania, secondo ZEW, non aumentava così tanto in due anni come a febbraio. L’indice delle aspettative è salito da 10,3 di gennaio a 26 in vista delle elezioni di domenica in Germania: la coalizione guidata dall’Unione cristiano democratica dovrebbe ridurre le tasse, la regolamentazione e la spesa sociale.
Nel Regno Unito il reddito medio settimanale, esclusi i bonus, nel quarto trimestre è aumentato del 5,9%. La forte crescita dei salari dovrebbe spingere la Bank of England a procedere con più cautela coi tagli ai tassi.
L'economia giapponese nel quarto trimestre è cresciuta a un tasso annualizzato del 2,8%, un ritmo di crescita assai più robusto di quanto previsto dagli economisti. È il terzo trimestre di crescita per il Paese, per cui la banca centrale giapponese dovrebbe continuare ad alzare i tassi. Venerdì il Governatore della banca centrale Kazuo Ueda ha dichiarato che l’istituto valuterà “prontamente” l’acquisto di titoli di Stato giapponesi qualora i rendimenti salissero molto. Sempre venerdì, dai dati pubblicati emerge che l’indice dei prezzi al consumo core in Giappone è salito del 3,2% su base annua a gennaio, il livello massimo in 19 mesi.
La Reserve Bank australiana ha tagliato il tasso ufficiale dello 0,25% al 4,1%, il primo calo da novembre 2024, ma ha avvertito gli investitori di non aspettarsi un ciclo aggressivo di tagli ai tassi. La Reserve Bank della Nuova Zelanda ha tagliato il tasso a pronti dello 0,5% al 3,75% e prevede ulteriori tagli.
L’amministrazione Trump questa settimana ha ordinato al Pentagono di programmare tagli annuali al bilancio dell’8% nei prossimi cinque anni.
Il Segretario del Tesoro Scott Bessent giovedì ha dichiarato che non prevede emissioni di Treasury a lunga scadenza nell’immediato, bensì dopo che l’inflazione sarà scesa e la Fed avrà ridimensionato il suo stato patrimoniale. Bessent ha smentito le voci secondo cui il governo americano intende rivalutare le riserve d’oro, attualmente a 42,22 dollari l’oncia, per ridurre il fabbisogno di finanziamento e finanziare un fondo d’investimento sovrano.
Mercoledì sera Trump ha espresso l’intenzione di giungere a un nuovo accordo commerciale con la Cina.
Gli indici S&P 500 e Nasdaq composite mercoledì hanno chiuso ai massimi record.
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito a gennaio sono salite del 2,1% rispetto alla previsione di un aumento dello 0,9%.
Le vendite al dettaglio a gennaio sono salite anche in Canada, con un aumento del 2,5% su base mensile, ovvero superiore alle previsioni.
Circa l’86% dei costituenti dell’indice S&P 500 ha pubblicato i risultati del 4° trimestre 2024. Secondo FactSet, gli utili per azione (che abbinano i dati già pubblicati e le stime per le imprese che non li hanno ancora resi noti) sono saliti del 17,2% circa rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Le vendite complessive sono salite del 5,3% rispetto all’anno precedente.
Domenica: elezioni parlamentari in Germania.
Lunedì: indice dei prezzi al consumo nell’Eurozona.
Martedì: indice dei prezzi immobiliari Case-Shiller negli Stati Uniti, fiducia dei consumatori del Conference Board.
Mercoledì: indice dei prezzi al consumo in Australia, indicatori di tendenza in Giappone, vendite di nuove abitazioni negli Stati Uniti, utili Nvidia.
Giovedì: consumi nell’Eurozona, fiducia economica e industriale, revisione del Pil negli Stati Uniti, vendite di abitazioni in corso.
Venerdì: vendite al dettaglio in Giappone, Pil del Canada, PCE negli Stati Uniti.
Restare concentrati sull’obiettivo e diversificare
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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research, CNBC.com.