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Per la Fed è arrivato il momento di tagliare i tassi

Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.

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Author

Jamie Coleman
Senior Strategist,
Investment Solutions Group 

Settimana al 23 agosto 2024.

A mezzogiorno di venerdì i mercati azionari globali appaiono più robusti nella settimana sull’onda delle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell per cui “è arrivato il momento di correggere la politica monetaria”. È il segnale che la banca centrale americana inizierà il ciclo di allentamento al prossimo incontro fissato per settembre. Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso al 3,80%, dopo aver toccato il minimo del 3,76% mercoledì pomeriggio. Il prezzo di un barile di greggio WTI è sceso di 2 dollari al barile a 74,50 dollari, mentre la volatilità misurata dai contratti future dell’indice CBOE Volatility (VIX) resta sostanzialmente invariata rispetto a una settimana fa a 16.

NOTIZIE MACROECONOMICHE

Powell: è ora di rettificare la politica monetaria

Il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, nel discorso annuale di Jackson Hole nel Wyoming, ha prospettato una serie di tagli ai tassi d’interesse. La direzione è chiara, ha aggiunto, mentre le tempistiche e il ritmo dei tagli dipenderanno dai dati, dalle previsioni in evoluzione e dalla bilancia dei rischi. La Federal Reserve non vuole un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro, ha spiegato Powell che ora è più fiducioso che l’inflazione sia diretta sostenibilmente verso il 2%. Alle dichiarazioni di Powell, i rendimenti obbligazionari sono scesi e le azioni sono salite, mentre i mercati dei tassi a breve termine sono rimasti pressoché invariati e scontano tagli per circa 100 punti base prima di fine anno, a indicazione che i mercati prevedono un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro.

Il verbale dell’FOMC prepara il terreno a un taglio dei tassi a settembre

Il verbale dell’incontro di luglio del Federal Open Market Committee, pubblicato mercoledì, ha preparato il terreno alle dichiarazioni di venerdì di Powell che ha detto che è giunta l’ora di tagliare i tassi. Secondo il verbale, la stragrande maggioranza dei funzionari della Fed ritiene opportuno un taglio dei tassi a settembre, e secondo diversi funzionari il taglio poteva arrivare già a luglio. Quasi tutti si aspettano ancora disinflazione, mentre alcuni temono un grave deterioramento del mercato del lavoro. L’incontro è avvenuto prima della breve turbolenza del mercato di inizio agosto e il verbale non accenna a un taglio iniziale superiore allo 0,25%.

Le revisioni del benchmark segnalano un rallentamento della crescita dei posti di lavoro negli Stati Uniti

Secondo i dati preliminari del Bureau of Labour Statistics, il numero di posti di lavoro negli Stati Uniti è inferiore di 818.000 unità rispetto alle previsioni a 12 mesi fino a fine marzo. In media si tratta di circa 68.000 posti in meno al mese. È il segnale che la domanda nel mercato del lavoro è inferiore al previsto. L’indebolimento dell’occupazione spingerà la Fed a bilanciare i timori sul mercato del lavoro con la lotta all’inflazione. Il dato non veniva rivisto così al ribasso dal 2009. Tuttavia, dopo le revisioni, la crescita media mensile dei salariati resta robusta a 175.000.

Occhi puntati sulla politica fiscale di Kamala Harris

I budget proposti dai presidenti raramente diventano legge, tuttavia indicano le preferenze dell’amministrazione. Alcuni investitori si sono dunque sorpresi quando il Vicepresidente Kamala Harris questa settimana ha ribadito il suo sostegno per la recente proposta del Presidente Joe Biden che comprendeva un’imposta minima del 25% sulle plusvalenze di capitale non realizzate per coloro con un patrimonio superiore ai 100 milioni di dollari. Un’imposta di questo genere, secondo i suoi detrattori, scoraggerebbe gli investimenti e frenerebbe l’innovazione. La proposta di marzo comprendeva inoltre un aumento dell’aliquota marginale più alta sulle plusvalenze di capitale a lungo termine e su determinati dividendi al 44,6%. Kamala Harris giovedì sera a Chicago ha accettato la nomina a presidente da parte del Partito Democratico e si è impegnata, qualora venisse eletta, a incrementare la mobilità economica della classe media.

IN BREVE

Le autorità cinesi hanno posto dei limiti a una fonte importante di dati sugli investimenti diretti verso il Paese, mentre i fondi globali continuano a disinvestire dal mercato azionario cinese, per cui il 2024 rischia di essere il primo anno con flussi netti in uscita, secondo quanto riferito dal Financial Times questa settimana. Da lunedì i dati giornalieri sui flussi d’investimento netti da parte dei fondi esteri in azioni della Cina continentale non sono più disponibili. 

Oltre la metà delle grandi aziende statunitensi ritiene che l’intelligenza artificiale sia un rischio per l’impresa, mentre meno di un terzo la considera un’opportunità, secondo Arize AI. Dallo studio di Arize emerge che 281 società Fortune 500 nel loro rapporto annuale citano l’intelligenza artificiale come un fattore di rischio.

Dopo la pubblicazione dei dati positivi sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti della scorsa settimana, Goldman Sachs ha rivisto le probabilità di recessione negli Stati Uniti dal 25% al 20%. Secondo i dati più recenti non ci sono segnali di recessione, ha dichiarato il Chief Economist Jan Hatzius. Ha poi aggiunto che un rapporto sull’occupazione molto positivo ad agosto abbasserebbe la probabilità al 15%.

Il Leading Economic Indicator del Conference Board è sceso dello 0,6% a luglio, ma la debolezza è concentrata nel manifatturiero e nelle costruzioni che rappresentano una componente relativamente minore dell’attività economica degli Stati Uniti.

Le vendite di abitazioni esistenti negli Stati Uniti sono salite dell’1,3% a luglio, il primo aumento da febbraio. Il prezzo medio nazionale delle abitazioni esistenti a luglio era di 422.600 dollari, in aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente e di poco inferiore al record di giugno. Lo ha riferito la National Association of Realtors. Le vendite di nuove abitazioni sono salite del 10,6% lo scorso mese sulla scorta del calo dei tassi ipotecari.

Questa settimana la Riksbank svedese ha tagliato i tassi per la seconda volta da maggio e ha lasciato intendere che altri tagli sono probabili. Ha tagliato i tassi dello 0,25% al 3,5%.

In un’intervista a Bloomberg lunedì l’ex Presidente Donald Trump ha detto che un presidente “può” parlare di politica monetaria dato che la Fed non è tenuta ad ascoltarlo. Qualche settimana fa Trump aveva scatenato una controversia per aver detto che i presidenti dovrebbero avere voce in capitolo nelle decisioni di politica monetaria. 

Martedì un giudice federale del Texas ha invalidato il divieto di non concorrenza nei contratti di lavoro voluto dalla Federal Trade Commission. Il divieto sarebbe entrato in vigore il mese prossimo.

Il candidato indipendente alla presidenza degli Stati Uniti, Robert F. Kennedy, Jr. ha dichiarato che porrà fine alla propria campagna elettorale questa settimana e sosterrà Donald Trump.

Una controversia sul lavoro ha portato giovedì alla chiusura di due importanti reti ferroviarie canadesi per il trasporto delle merci. Si temeva dunque l’interruzione delle catene di distribuzione del Nord America. Nel tardo pomeriggio di giovedì il governo canadese, nel tentativo di chiudere la controversia, ha però costretto le due parti a un arbitrato vincolante. 

Gli aumenti salariali negoziati nell’Eurozona sono scesi al 3,6% nel 2° trimestre rispetto al 4,7% del 1° trimestre. Aumentano dunque le probabilità che la Banca Centrale Europea tagli ancora i tassi a settembre.

Il Governatore della banca centrale giapponese, Kazuo Ueda, ha dichiarato al Parlamento che la banca centrale continuerà a rettificare il grado di allentamento (alzando i tassi) se l’economia e i prezzi resteranno in linea con le previsioni. Tuttavia, l’istituto non crede che i rialzi siano urgenti e sta monitorando attentamente i mercati finanziari.

S&P Global ha pubblicato gli indici PMI preliminari di agosto giovedì: i servizi nell’Eurozona sono stati favoriti molto dalle Olimpiadi di Parigi.
 

Paese o regione PMI manifatturiero di agosto PMI servizi di agosto PMI composito di agosto
Eurozona ↓ da 45,8 a 45,6 ↑ da 51,9 a 53,3 ↑ da 50,2 a 51,2
Regno Unito ↑ da 52,1 a 52,5 ↑ da 52,5 a 53,3 ↑ da 52,8 a 53,4
Giappone ↑ da 49,1 a 49,5 ↑ da 52,5 a 53,0 ↑ da 53,7 a 54,0
Stati Uniti (S&P) ↓ da 49,6 a 48.0 ↑ da 55,0 a 55,2 ↓ da 54,3 a 54,1


LA PROSSIMA SETTIMANA

Il calendario economico della prossima settimana comprende la pubblicazione dei dati sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti lunedì, l’indice dei prezzi al consumo in Australia mercoledì e la prima revisione del Pil USA del 2° trimestre giovedì. Venerdì sarà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona, il Pil del Canada e il PCE core degli Stati Uniti. L’evento più rilevante della settimana sarà probabilmente l’annuncio degli utili del 2° trimestre di NVIDIA previsto per mercoledì.



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Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research, CNBC.com.

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